Nome completo
Simeone Sakskoburggotski. Zar dei Bulgari e uomo politico bulgaro.
Figlio di Boris III e di Giovanna di Savoia,
dopo la morte del padre divenne re (1943) sotto la tutela di un consiglio di reggenza
presieduto dal capo del Governo B. Filov, che seguì una politica filotedesca. Nel
dopoguerra, in seguito al referendum del 1946 con cui fu sancita l'abolizione della
Monarchia,
S. fu costretto all'esilio, stabilendosi dapprima in Egitto, ad
Alessandria, e quindi, dal 1951, in Spagna. Nel 1996 rientrò in Bulgaria, ottenendo
due anni più tardi dal Governo bulgaro la restituzione di alcune proprietà private
della famiglia. Nel 2001 fondò e si pose a capo di una forza politica, denominata
Movimento nazionale di Simeone II (MNS), che nel giugno dello stesso anno ottenne una
netta vittoria alle elezioni politiche. A luglio 2001 il Parlamento bulgaro nominò
S.
primo ministro di un Governo di coalizione tra il suo partito e il DPS (Movimento
per i diritti e per le liberta, in rappresentanza delle minoranze turche), in cui
entrarono anche alcuni rappresentanti del Partito socialista bulgaro (BSP).
Nell'agosto 2005, in accordo con un patto di coalizione stipulato con il
Partito socialista, uscito vincente dalle elezioni del mese di giugno, si dimise
lasciando il posto di primo ministro al socialista Sergei Stanishev (n. Sofia 1937).